
25 aprile 2020: questa per me, come neo sindaco di questa amministrazione, sarebbe stata la prima volta in cui avrei partecipato in veste ufficiale alla manifestazione per la ricorrenza del 25 aprile.
Avremmo percorso le vie del paese con voi cittadini, le associazioni, i tricolori, le bandiere e concludendo il tutto recandoci al memoriale dei caduti presso il cimitero. Purtroppo le circostanze non ci consentono di poter celebrare come comunità quest’evento, ma con questo però non dobbiamo dimenticare l’importante ricorrenza.
Il 25 aprile del 1945 l’Italia tutta usciva vinta da una situazione post bellica, complessa, logorante e che ha portato via con sé diversi cittadini, anche del nostro paese. I nostri antenati, nonostante le vicende, uniti e con valori importanti, risultarono i vincitori di questa straniera oppressione dalla quale sarà poi lo stato intero a ripartire. Valori che saranno poi la base della nuova carta costituzionale italiana, della rinascita. Valori nei quali ci ritroviamo anche oggi e che ci richiamano ancora di più all’unità ed alla resistenza, anche se chiaramente con modalità differenti.
Ciò che stiamo vivendo in queste settimane non è forse paragonabile al momento bellico della seconda guerra mondiale però senza dubbio è l’emergenza sanitaria più importante dai tempi della “spagnola” che tanto aveva terrorizzato
il nostro non recentissimo passato.
Oggi come allora, nel 1945, siamo chiamati a resistere e a farlo in modo unitario affinché sulla base dei valori fondamentali della nostra costituzione possiamo rimetterci in moto e “avere la benzina necessaria” per la ripartenza,
proprio come diceva lo statista Piero Calamandrei.
Il 25 aprile è una giornata importante e da cui è rinata l’Italia a partire dalle rovine dello stato costruendo via via i nostri valori costituzionali; nell’articolo 12, ultimo dei principi fondamentali, viene descritto com’è costruita la bandiera italiana: tricolore che metaforicamente possiamo immaginarci affisso sul cocuzzolo di un’ alta montagna, dopo averla con immensa fatica arrampicata.
Ripartiamo dal nostro tricolore, dai valori tramandati da allora fino ad oggi, dalla resistenza per costruire l’italia e la Brembio del domani che riuscirà ad uscire, con la dovuta pazienza, vincitrice da questo straniero nemico che improvvisamente ha invaso il nostro territorio, le nostre vite, le nostre giornate.
Con affetto, buon 25 aprile.
(foto della ristretta commemorazione di Angelo Bergomi)